Te lo ricordi il Robin Hood della Disney?
Io non più di tanto, mi ricordo che il protagonista era una volpe con la calzamaglia verde come Lady Marian – no, lei non aveva la calzamaglia – intendevo dire che anche lei era una volpe e poi c’erano tutte le altre bestie che non ricordo e che facevano i Little John e i fra Tack; ah già, re Riccardo mi pare fosse un leone spelacchiato, poi vabbè la storia era sempre quella.
Poi uno va al cinema e scopre che il cosiddetto Robin Hood, che tu pensavi si chiamasse Robin di Locksley, si chiama in un altro modo, tipo Londstright o roba simile e che il cognome lo prende – insieme ai suoi vestiti – a un cavaliere morto ammazzato per potere tornare a casa con la corona del re morto in battaglia.
Ad un certo punto però torna la vecchia storia delle tasse da riscuotere e della gente che non ce la fa a pagarle e allora uno si rasserena perché dice – ah vabbè adesso arriva Robin e mette a posto lui le cose – e invece vedi in rapida sequenza: bambini sucidi che corrono scalzi nella foresta, una tipa che gli scaglia contro una freccia infuocata ma non li infilza, gli grida solo “io vi vedo” e poi finisce lì.
Altra scoperta, la tipa (che è Marian per chi non lo avesse ancora capito) è la moglie del Loksley morto in battaglia e per volontà del Loksley padre (pure cieco) deve fare finta di essere la moglie di Robin Londstright ora Loksley che va a Nottingham per riportare al padre la spada che gli aveva preso il figlio (quello vero) prima di partire.
Poi c’è un po’ di casino in generale, inglesi contro francesi, inglesi traditori infiltrati per conto dei francesi, francesi che vogliono invadere l’inghilterra.
Nel frattempo, il Robin di Longstride scopre grazie al vecchio Locksley che è figlio di un “tagliapietre rivoluzionario” che gli avevano ammazzato li di fronte perché aveva scritto una specie di Magna Charta.
Insomma si arriva alla fine con la super-battaglia finale sulle spiagge di Dover con i francesi che sbarcano con delle barche che sembrano quelle del D-Day in Normandia (ricordo che siamo nel XII sec) dove ci sono tutti gli inglesi ritornati uniti con il loro re che fino a dieci minuti prima volevano morto e Robin Londstright Loksley li alla testa della cavalleria, poi di nuovo casino, battagliona e sul campo di battaglia chi spunta?
Lady Marian bardata con l’armatura insieme a quei bambinetti che correvano nei boschi che ora invece sono in sella a dei pony (davvero, pony, allucinante).
Subito dopo Lady Marian bardata con l’armatura, se la va a prendere con il cattivone cattivo, rischia la pelle, la salva Robin Londstright Loksley che poi con la terza freccia che lancia dall’inizio del film ammazza il cattivone che provava a scappare.
Finisce la battaglia, i francesi tornano a casa, il re inglese se la prende perché i francesi si sono arresi non a lui ma a Robin Londstright Loksley.
Da quel momento gli monta la carogna e quando c’era da fare festa, invece di festeggiare lo proclama fuorilegge e prima dei titoli di coda ti viene detto che da lì comincia la leggenda di Robin Hood.
Che uno poi esce dal cinema con quell’aria un po’ così aspettandosi il prequel di Biancaneve con i trascorsi di tossicodipendenza da cui il nome e altre cose così..
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