giovedì 17 giugno 2010

Cheese!

Ogni tanto mi imbatto in video particolari, davvero belli, che se uno non è un po' paranoico come me li guarda e dice "bello" e poi continua a fare dell'altro, ma se uno è un po' più curioso della media e vuole capire come diavolo hanno fatto a fare quel dannato video si mette lì, smanetta un po' sull'internet e poi trova la spiegazione empirica e allora eccola qua.

Oggi si parla di video creati con il metodo time-lapse che più o meno è questa roba qui:

La fotografia time-lapse, o semplicemente time-lapse, è una tecnica cinematografica nella quale la frequenza di cattura di ogni fotogramma è molto inferiore a quella di riproduzione. A causa di questa discrepanza, la proiezione con un frame rate standard di 24 fps, fa sì che il tempo, nel filmato, sembri scorrere più velocemente del normale. La fotografia time-lapse è considerata una tecnica opposta alla fotografia ad alta velocità e non deve essere confusa con l'animazione a passo uno.
Un filmato time-lapse può essere ottenuto processando una serie di fotografie scattate in sequenza e opportunamentemontate. Filmati di livello professionale, vengono prodotti con l'ausilio di videocamere e fotocamere provviste di intervallometri ovvero di dispositivi di regolazione, del frame rate di cattura o della frequenza degli scatti fotografici, su uno specifico intervallo temporale; alcuni intervallometri sono connessi al sistema di controllo del movimento della telecamera in modo da ottenere effetti di movimento, quali panning e carrellate, coordinati a differenti frame rate.
Il time-lapse trova un largo impiego nel campo dei documentari naturalistici. Mediante questa tecnica cinematografica, è infatti possibile documentare eventi non visibili ad occhio nudo o la cui evoluzione nel tempo è poco percettibile dall'occhio umano, come il movimento apparente del sole e delle stelle sulla volta celeste, il trascorrere delle stagioni, il movimento delle nuvole o lo sboccio di un fiore.

E fin qui tutto chiaro, per chi fosse proprio interessato c'è pure una formuletta:

 \mathrm{velocita'\ percepita} = \frac{\mathrm{frame\ rate\ di\ proiezione}}{\mathrm{frame\ rate\ di\ registrazione}}\times\mathrm{velocita'\ effettiva}

E dopo tanta teoria ecco la buona pratica, il nuovo video degli OkGo che è stato fatto proprio con quella roba descritta qua sopra.

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