Leggendone l'anteprima sinceramente mi sono fatto prendere dalla voglia, nel senso che era proprio quello che stavo cercando, qualcosa di post-apocalittico, come va di moda ora, con una storia che non si focalizzasse soltanto su quello che succedeva nel mondo ma che facesse da sfondo alle avventure dei protagonisti.
Ma più si va avanti con la lettura, più ci si rende conto che la storia è una di quelle come tante altre, lo scenario catastrofico si intravede molto poco, quasi per niente e tu continui a leggere di questi due che si incontrano e poi cercano di arrivare alla costa (un po' come in The Road) e poi una volta lì cercano di imbarcarsi su una nave per ricominciare daccapo in Europa, la nuova Terra Promessa.
Poi cambiano idea e tornano indietro e decidono di tornare a vivere dove si erano incontrati.
Io forse la sto mettendo giù un po' sbrigativa, ma il punto è essenzialmente quello, c'è un'approssimazione un po' troppo accentuata nel raccontare gli eventi precedenti cosicchè tu che leggi non riesci a farti un idea di quello che possa essere successo.
Si capisce che sono passate quasi due generazioni da questo accaduto che ha spazzato via ogni cosa, che ha fatto tornare tutto ad un'epoca medioevale, con gente a cavallo e predoni in cerca di schiavi, dove la gente abita in case di legno con il tetto di paglia e preferisce cercare di trovare una migliore esistenza emigrando in un altro continente.
Non è un libro da buttare, la storia tutto sommato scorre piacevole ma non era quello che mi aspettavo.
Nessun commento:
Posta un commento