"Adro è un comune di circa 6.500 persone nella provincia di Brescia di tradizionale vocazione agricola e soprattutto vitivinicola."
Questo è quello che dice Wikipedia su Adro, il paesino lombardo dove qualche tempo fa il sindaco aveva ordinato di non dare da mangiare alla mensa scolastica agli alunni figli dei genitori che non avevano pagato la retta scolastica.
Bene, ora Adro è tornato agli albori della cronaca per la sua scuola.
Fino a qui non ci sarebbe nulla di strano se non fosse che l'edificio, nuovo di zecca, è stato intitolato a Gianfranco Miglio, ideologo, teorico, come vi pare, della Lega, morto nel 2001.
Ma come se non bastasse in quasi ogni suppellettile dell'edificio è stampigliato il sole delle alpi che per chi non lo avesse presente è quel simbolo verde che campeggia su gran parte delle bandiere della Lega Nord.
il sole delle alpi |
Come sempre ci si divide se questa idea sia positiva o negativa, c'è chi è a favore e chi è contro. Io penso tutto il male possibile di questa operazione politico-mediatica.
Nella mia idea di scuola statale, dello stato, non dovrebbe essere ammesso di esporre alcun simbolo, sia politico che religioso, quindi via i crocifissi come i simboli di partito.
La scuola ha il solo scopo di insegnare, rendere eruditi, nel suo significato più profondo, talvolta potrei dissentire perfino con coloro che sostengono che la scuola debba preparare per il mondo del lavoro. In prima istanza essa dovrebbe rendere le persone, in questo caso i ragazzi, capaci di comprendere ciò che li circonda, le dinamiche che ruotano attorno a loro, dovrebbe rendere le persone in grado di crearsi una propria opinione senza intervenire con input esterni tesi a influenzare le idee ed i comportamenti di chi invece ha solo bisogno di apprendere.
Per questo mi sconforta sentire queste notizie, mi sconforta anche perchè questo tipo di iniziativa ricorda anni passati non felici, dove l'inquadramento nelle proprie fila veniva programmato, oserei dire, in maniera scientifica.
In certi argomenti, come l'istruzione, si dovrebbe, una volta per tutte, abbandonare i meri interessi di partito, il ritorno mediatico, l'ideologia che ci guida e guardare più in la dello steccato che delimita il nostro orticello. Sarebbe necessario, per queste situazioni, avere come unico faro, il bene comune, quello delle generazioni future, quello della loro formazione, quello della libertà di pensiero.
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