sabato 25 dicembre 2010

Letture/14

Piccola rubrica di letteratura, senza pretese.



Come mi accade spesso, leggo molti libri di autori che non conosco, poi qualche volta succede che mi appassiono e comincio a seguirli in tutto quello che fanno.

Mi è successo con Idelfonso Falcones, Frank Shatzing e parecchi altri. Questa volta mi è successo con Douglas Coupland.

Questo libro parla di un futuro non troppo lontano e nemmeno troppo diverso dalla realtà di oggi. Certo, ci sono alcune piccole differenze, tipo che le api si sono estinte, o meglio, non si trovano più. Quindi è andato in crisi tutto il settore agricolo e c’è scarsità di frutta e verdura.

Poi esiste un nuovo farmaco, un’evoluzione degli odierni antidepressivi, che sembra fare miracoli.

Infine ci sono cinque persone che vivono sparse per i quattro continenti e che misteriosamente vengono punte da un ape.

Un ragazzo dello Sri-Lanka, un francese di Parigi, una specie di agricoltore dell’Iowa, una ragazza neozelandese e una ragazza canadese.



Dopo essere stati punti vengono prelevati, o forse sarebbe meglio dire rapiti, da una non ben nota organizzazione che li sigilla e li porta in una struttura di massima sicurezza dove vengono analizzati per più di un mese.

Il libro è molto piacevole, divertente e appassionante, sono 400 pagine che scorrono veloci una dietro l’altra e la storia non è mai banale, anche se sul finale si intuisce il corso degli eventi.

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