lunedì 17 gennaio 2011

Che poi magari anche no

Da quello che ho potuto vedere questa sera sui tg ho come l'impressione che stia per succedere qualcosa di grosso, di importante. Sai quelle cose di cui si parla sempre dove dicono che c'è tanta ciccia? Ecco, sì qualcosa del genere. Probabilmente tutto ci si aspettava tranne che poi tutto finisse a puttane, nel vero senso della parola.

Certo, bisogna sempre ricordarsi del principio della presunzione di innocenza, ma in un qualsiasi altro stato - e non voglio usare la parola "democratico", sia ben chiaro, non la voglio usare perchè qua non si tratta di regimi o storie simili - ma in un qualsiasi altro paese, dove un primo ministro - non un usciere della camera o del senato, neppure un segretario di partito, ma nemmeno un ministro o sottosegretario che sia - ad un primo ministro viene notificato un mandato di comparizione per sfruttamento della prostituzione minorile, la prima cosa che questi sente il bisogno di fare è prendere carta e penna e scrivere due righe dove consegna le sue dimissioni nelle mani del capo dello stato o di chi per esso.
Poi, e solamente allora, può decidere di apparire in televisione a spiegare le cause del suo gesto e, nel caso, spiegare le sue ragioni.

Non ci sarebbe niente di male, anzi, sarebbe perfino un gesto nobile, per chi ci è abituato, e quindi non è il nostro caso. Si è cominciata la lunga battaglia ieri sera, verso le sei e mezza di sera, quando Studio Aperto ha mostrato per primo il videomessaggio di SB, il quale nel suo studio di Arcore spiegava le sue ragioni, leggendo piuttosto impettito, con qualche battuta e qualche sorrisino allusivo qua e là. Spiegava di come sì, insomma, lui continua a essere preso di mira dalla magistratura, lui, che non ha fatto niente di male, lui, al quale  viene impedito di amministrare la cosa pubblica, lui, che dice che ha come priorità quella di riformare la giustizia. Giustizia che contro di lui fa un uso sproporzionato di uomini e di mezzi - le solite intercettazioni - e che ha il solo obiettivo di ribaltare il voto elettorale.
Poi tra le tante altre cose dice: 
  1. da quando mi sono separato ho cominciato una relazione con un altra persona
  2. non ho mai pagato per fare sesso con altre donne
E fin qui niente da dire, legittimo. Un atteggiamento che ormai si è imparato a conoscere, tanto che Bossi poco dopo si riteneva "preoccupato" visto che tutta questa storia non avrebbe fatto altro che portare altri voti al PdL.

Stamattina poi arriva alla Commissione per le autorizzazioni a procedere della Camera il faldone con la richiesta di perquisizione dell'ufficio del tale Giuseppe Spinelli - il quale aveva impedito l'ingresso ai locali interessati alle autorità giudiziarie con la motivazione che quelle stanze erano di "pertinenza della presidenza del consiglio". Con l'arrivo del faldone c'è stata la prevedibilissima "fuga" di notizie in cui si apprendono molti degli aspetti delle feste nell'abitazione milanese del Pres del Cons.

“E’ allucinante. Non sai. Lo chiamano tutte ‘amore’, ‘tesorino’. Non puoi nemmeno immaginare quello che avviene lì… Nei giornali dicono molto meno della verità anche quando lo massacrano”.
“Sembra di stare al Bagaglino ma è peggio. Un puttanaio. Con Berlusconi che toccava i culi alle ragazze. Ora se quelle cose le fai in camera da letto, sono affari tuoi, ma così, davanti a tutti! Mi chiedo, il giorno dopo, come faccia a lavorare”. 
Dice Ruby: “Il mio caso è quello che spaventa tutti e sta superando il caso della D’Addario e della Letizia. Io ho parlato con Silvio e gli ho detto che ne voglio uscire con qualcosa: 5 milioni. Cinque milioni a confronto del macchiamento del mio nome…” [...] “Non siamo preoccupati per niente perché Silvio mi chiama di continuo. Mi ha detto ‘cerca di passare per pazza, racconta cazzate’”. 
Insomma, resta da vedere se è stato commesso qualche reato, soprattutto se saranno confermate le imputazioni dell'accusa, tuttavia appare evidente il degrado in cui è stato indirizzato il paese, questo paese incapace di reagire, di indignarsi, ma che invece incredibilmente plaude alla virilità del suo "comandante in capo", capace di incredibili prestazioni con frotte di ragazzine giovani, disinibite e pronte a tutto.

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