Piccola rubrica di letteratura estiva, senza pretese.
Mi piace pensare a questo romanzo come ad un film, qualcosa come “The Social Network”, non tanto per gli argomenti trattati, ma per il modo in cui se ne parla.
Ambientato in parte a Milano, alla Bocconi ed in parte negli Stati Uniti, ad Harvard, con fugaci passaggi per Londra, New York e Francoforte, non ha niente da invidiare ai grandi best-seller più reclamizzati.
E’ la storia di due ragazzi, uno Alfredo, bello, benestante, di famiglia ricca, abituato a vedere realizzati tutti i suoi desideri e l’altro, Donka, albanese, non un adone, che ricerca nello studio la chiave per il successo personale.
I fallimenti dell’uno coincidono con le vittorie dell’altro, ma non sempre le cose sono così semplici, e non sempre una vittoria si rivela tale se considerata nel lungo periodo.
E’ uno specchio sulla nostra società, sul modo in cui viviamo, in cui ci hanno abituati a vivere, abbagliati dallo sfarzo del lusso riservato a pochi eletti, minuscole enclavi uscite da prestigiose università che con le loro idee, con le loro intuizioni, riescono a sfondare nel mondo della finanza, con profitti dai sei zeri in su.
In questo racconto la volontà da parte dei protagonisti è quella di ottenere il successo, ma sarebbe meglio dire la gloria personale, c’è la volontà, perseguita ad ogni costo e con tutti i mezzi di uscire da quel cappotto di mediocrità, di conformismo, che ci rende “persone comuni”. I protagonisti qui non vogliono appartenere a questa categoria, alle persone comuni, loro vogliono prendere il volo e volare più in alto di tutti, verso quell’olimpo di pochissimi eletti. Un olimpo che non sempre è come appare.
Donka e Alfredo sono ragazzi che potremmo benissimo aver incontrato nella nostra vita, persone con cui magari abbiamo trascorso molto tempo assieme, durante le giornate di studi a scuola o all’Università, ed è anche per questo che diventano così famigliari al punto di costringerti a parteggiare per l’uno o per l’altro.
Ma infondo è una storia in cui ognuno di noi vorrebbe ritrovarsi, la bramosia del successo, i soldi facili, il lusso, l’amore, un mondo elitario che solo a pochi è consentito, ma spesso di fronte ad una facciata luminosa ed abbagliante si nasconde dietro una verità terribile che non vorremmo mai sapere.
Ah, dimenticavo, questa romanzo l'ho scoperto grazie a quello che aveva scritto Luca Sofri sul Post, quindi è giusto riconoscergliene il merito, questo è il link per volesse leggerne un brano.
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