Il campionato è finito, ora si può parlare.
Dico subito due parole sulla juventus così almeno poi non mi dite che sono di parte. Questa stagione cominciata bene (illudendoci tutti) è finita nel peggiore dei modi. L'incompetenza a tutti i livelli -soprattutto nella dirigenza- ha comportato scelte sbagliatissime (una su tutti il licenziamento di Ranieri) che si sono ripercosse sulla squadra. Mi hanno fatto perdere la voglia di tifare, che non è semplice, ma ci sono riusciti.
Sul futuro preferirei non dire niente per il momento. Marotta è un ottimo dg e si poteva fare arrivare anche prima, Del Neri mi fa paura, ma magari è solo una sensazione.
E ora veniamo al nocciolo della questione, l'inter.
Nel 2006, l'anno dei mondiali, ma in questo contesto più importante, l'anno di calciopoli, all'inter fu assegnato dal Sig. Guido Rossi (dipendente di Telecom - società di Tronchetti Provera) quello che il presidente Moratti definì "lo scudetto degli onesti".
A distanza di quattro anni i dati dicono che c'era un sistema, tutti telefonavano a tutti, nessuno escluso, appunto, nessuno escluso.
Gli ultimi anni l'inter, grazie agli atteggiamenti e alle dichiarazioni delle sue più alte sfere, è diventata la vittima designata, i paladini del bene che fino ad allora avevano combattuto contro le forze del male, contro il sistema creato da altri e che aveva come unico obiettivo quello di non farla vincere.
Vogliamo ricordare, proprio per rimanere nel passato prossimo, "le manette" di Mourinho -che ha capito subito quale era la strada da seguire- fino alle polemiche per gli arbitraggi "contro".
Arriviamo alla finale di coppa italia, con il calcione di Totti a Balotelli e la pubblica gogna per il capitano della Roma. Senza soffermarsi troppo sulle dichiarazioni di Toni che riferiva del continuo modo di insultare l'avversario da parte dei giocatori nerazzuri.
Evidentemente una scelta che paga.
Arriviamo ai festeggiamenti dello scudetto con lo striscione riferito sempre a Totti. Sì, lo so, lo aveva fatto pure il Milan quando aveva vinto la Champions, ma qui il discorso è un altro.
Tu, inter sei la squadra più forte in circolazione in questo momento, perciò non hai bisogno di passare come vittima tutte le volte che ne hai occasione, sei la più forte, ma non la più onesta di tutti, non sei una squadra di santi.
Vinci, vincerai ancora per qualche anno ma non addossarti questa superiorità morale che a me da proprio tanto fastidio e che non hai.
Tutto qui.
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