martedì 22 giugno 2010

Ricordi d'estate

Quello di oggi vuole essere un augurio, ma vuole essere anche una riflessione e un ricordo -forse vuole essere troppe cose ma vediamo se riesco a farcele entrare-.

Del mio esame di maturità non ricordo molto, sono passati ormai quattro anni -era il 2006- e come quest'anno c'erano i mondiali di calcio, quelli di germania. 

Mi sembra facesse già caldo -non come ora- e mi ricordo che la notte prima degli esami, della prima prova avevo pregato 
-illuso-.

La prima prova, quella di italiano per intenderci, ci avevano stipato in una palestra con dei banchi troppo piccoli persino per farci stare un dizionario, non ricordo la traccia che scelsi, ricordo che subito dopo aver finito mi accorsi di avere commesso un errore -aspettai l'orale per fare la mia porca figura con la prof di italiano anticipandola sull'argomento-.

Io non mi sono mai definito un secchione, forse qualcuno lo ha detto di me, ma in realtà non credo di essere mai entrato in quel clichè, io facevo i bigliettini per tutti, li distribuivo, loro li fotocopiavano e tutti erano contenti, io per i miei voti, loro per il risultato ottenuto senza troppo sforzo.

Delle altre prove non ricordo molto, anzi forse nulla, dell'orale ricordo che era la mattina dopo la finale dei mondiali, io l'avevo vista da casa, avevo festeggiato -non tanto- e subito dopo ero andato a dormire. 
Quella mattina il clima era un po' surreale, pareva strano che con tutto il bordello della sera prima ci fosse della gente che doveva fare qualcosa.

Oggi comincia l'esame di maturità per milioni di ragazzi, il livello di istruzione è calato in maniera visibile e la situazione non è destinata a migliorare in tempi brevi, c'è da ripensare l'intero sistema scolastico nazionale, dalle elementari alle superiori, senza dimenticare le università.

C'è bisogno di investire sulla cultura, sulla ricerca e sull'istruzione perchè solo con quelle è possibile creare un futuro.

Questo vuole essere un in bocca al lupo a tutti i maturandi, perchè in ogni caso, di momenti come questi non se ne ripeteranno più -a meno che non siate come Renzo Bossi- ma allora è un altro discorso.

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