mercoledì 22 febbraio 2012

Marchette/5

Buongiorno amici, bentrovati per una nuova puntata di Marchette. 
Oggi è proprio facile indovinare di cosa si parlerà ma vi do qualche suggerimento.
E' un festival, è italiano, ci sono le canzoni...

Bene, visto che lo avete capito tutti parliamo non della vincitrice, che non pronunciamo nemmeno visto che non se lo merita, ma della splendida, bellissima, elegantissima, unica ragazza che si è classificata al secondo posto di questa edizione di Sanremo 2012.

Ok siamo pronti, possiamo dare il via alla sigla.



Ok loro due non c'entrano niente ma era una cosa di cui vorrei non si perdesse traccia nella storia delle esibizioni sanremesi.



Ora parliamo di cose serie.

Rosalba Pippa, in arte Arisa, nasce a Genova il 20 agosto 1982 ed arriva sul palco dell'Ariston nel 2009 con Sincerità e poi nel 2010 con Malamorenò.

Voi direte, ma come mai stiamo a parlare di Arisa, conosciamo le canzoni che fa, il tipo di musica, la vocina, c'è il bisogno di parlarne?

Sì, decisamente. Amami, il suo terzo album, uscito proprio in questi giorni  è qualcosa di nuovo ed inaspettato per il panorama musicale italiano, qualcosa,  ci possiamo azzardare a dire, che ancora non si era sentito nella discografia italiana.

Ce ne siamo accorti dall'inizio, al primo ascolto sul palco di Sanremo che qualcosa era cambiato, dal look, agli abiti, alla voce. Come non rimanere affascinati da tutto ciò.

Così ci siamo fatti prendere dalla curiosità e siamo andati ad ascoltarci Amami e siamo rimasti senza parole. Una serie di canzoni che non stancano mai, a metà strada tra la malinconia di chi ha il cuore spezzato e chi poi alla fine se ne frega e cerca di voltare pagina. Una dietro l'altra undici canzoni che appena finite di riascoltare ti viene voglia di rimetterle in loop, con La notte a farla da padrona e che ci riascoltiamo qui, tanto per non dimenticarci quanto bella è.


Ci sarà un motivo poi se Mauro Pagani si è deciso a produrre il disco. Insomma, è un piccolo grande gioiellino, un qualcosa che difficilmente si riesce a sentire in italia, un qualcosa che sarebbe potuto essere benissimo prodotto in Inghilterra o negli USA, dove li le cose sanno come farle.

Cosa dire di più, altri brani degni di nota, possiamo dire, senza elencarli tutti: Amami, L'amore è un'altra cosa, e Nel regno di chissà che c'è.

E' un disco da avere, poche balle.

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