domenica 11 aprile 2010

Opinioni e fatti.

I fatti, o almeno quello che ci hanno mostrato finora raccontano di tre italiani arrestati in Afghanistan, più precisamente a Lashkar Gah, nella provincia dell'Helmand.

Le immagini mostrano scatoloni pieni di armi e bombe a mano ritrovate all'interno dell'ospedale di Emergency.

Questo è quello che ha pubblicato The Frontpage:

Penso di essere tra i pochi cui il dottor Strada sta sinceramente sulle palle. Non per quello che fa, anche se amputare arti non è proprio indice di essere un Nobel (lo facevano già gli Egizii), ma per quello che dice e come lo dice. Per lui un arresto fatto dagli afgani è un rapimento, una perquisizione un complotto dell’immancabile Cia. Un sospetto, reiterato, che Emergency venga a qualcosa più che a patti con i Talebani, un’insopportabile aggressione fascista.


Anche se penso che le accuse siano deboli, qualche ombra dietro ad Emergency si vede anche ad occhio nudo. Non che io sia proprio un esperto in cose afgane, ma ne so quasi quanto il dottor Strada. Almeno fuori dal recinto delle sue cliniche. Lì c’è una guerra, condotta da una coalizione la cui responsabilità politica è stata assunta dall’Onu e affidata alla Nato. Forse Strada non ricorda che in questa coalizione sono presenti, oltre ai fascisti Americani e immagino anche Italiani, dato che Strada fa propaganda contro il governo anche in Afghanistan, soldati Tedeschi, Olandesi, Norvegesi, senza voler dimenticare Svedesi e Finlandesi, nazioni che accusare di appoggiare il ‘fascismo’ di Karzai suona un pochino troppo forte.

Emergency ha una lunga storia di connessioni con i Talebani, che inizia quando erano ancora al potere, cosa che non può passare sempre liscia con un governo che li combatte. Il dottor Strada, che, badate bene, ha rifiutato di fare parte della cooperazione italiana e quindi è anche escluso dai diritti che il governo afgano assricura ai militari e civili occidentali, dovrebbe sapere che nei suoi ospedaletti sono curati i combattenti, non solo i civili, senza informare le autorità Nato. Curare un ferito è un imperativo morale, aiutare il nemico è tradimento. Non tradimento morale, proprio quello vero: cosa che, se fosse applicata la legge di guerra, fino a pochi anni fa si sarebbe tradotta nella fucilazione alla schiena. Prima di accusare i soldati Inglesi di essere complici dei fascisti il dottor Strada conti fino a dieci, e poi ripassi le tabelline, e si legga un libro di legge.

In tutta questa storia ci sono molte cose che andranno chiarite ma per alcune basta riassumere qualche particolare.


Non è una novità che a governare le provincie afgane ci siano ex signori della guerra che in alcuni casi forniscono il servizio di sicurezza ai convogli di approvvigionamento delle forze ISAF. Quindi si può mettere in conto la possibilità di una qualche "operazione pilotata" da parte dell'establishment politico locale. 


Molte teorie di Gino Strada però non stanno in piedi, lui parla di "rapimento" messo in atto dal governo afgano, mentre invece l'ambasciatore italiano a Kabul ha già incontrato i tre italiani tratti in arresto trovandoli in buona condizione di salute; parla di "guerra contro di noi" quando invece dimentica che i suoi ospedali curano indistintamente guerriglieri talebani e popolazione civile.
Ma allora perchè prendere di mira proprio una struttura come la sua che non fa differenza tra i feriti che cura?
Non sarebbe controproducente in ogni caso l'avere creato ad-hoc questa situazione?


E poi ancora "L’Italia spende due milioni di euro al giorno per la missione di pace e per proteggere il governo afgano che arresta o rapisce personale italiano. Fossi un politico ci farei sopra una bella riflessione", quando invece non dice quello che sottolinea The Frontpage "ha rifiutato di fare parte della cooperazione italiana e quindi è anche escluso dai diritti che il governo afgano assricura ai militari e civili occidentali".


Io non mi stupirei se i tre italiani si fossero resi in qualche modo complici, non sei per forza un santo se lavori per Emergency e non sei per forza un corrotto-servo-del-potere se fai parte delle forze di sicurezza della NATO.


Niente è mai bianco o nero, soprattutto in zona di guerra vale per la maggiore il grigio.











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