mercoledì 29 settembre 2010

Jan 22, 2013

Non pensavo fosse così difficile. Non credevo che le cose potessero prendere questa piega. C'era persino un libro che avevo letto che si intitolava così: "L'inattesa piega degli eventi". Ma una cosa è quando li leggi i libri, o vedi qualche film che parla di queste cose, ma niente riesce a superare la realtà. Quella ti sorprende sempre. Niente sta andando per il verso giusto. Ognuno pensa per se. Per un senza dio come me questa dovrebbe essere una conferma in tutto quello in cui ho sempre creduto, nella selezione naturale, nella legge della natura in cui noi esseri umani siamo solo un piccolo ingranaggio del grande meccanismo, ma quando ti ci ritrovi a esserne partecipe le cose prendono un altro aspetto.

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Quello che più è difficile da sopportare è l'odore, la puzza. Non è nemmeno facile da descrivere questo olezzo che si diffonde, ogni giorno più forte, ogni giorno con una tonalità diversa, quasi avesse una vita propria, quasi fosse consapevole che ti puoi abituare anche alla peggiore delle cose e così lui decide di cambiare ogni volta, per sorprenderti, spiazzarti, renderti impotente e incapace di porre rimedio. Avevo visto in qualche film, alcuni soldati infilarsi nel naso pezzi di sigaretta per sopportare l'odore. Ci ho provato. Non funziona. E poi non ci sono nemmeno più molte sigarette in circolazione, quindi quelle poche rimaste me le voglio risparmiare.

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Con me ho portato lo stretto indispensabile. Almeno credo. Non è facile dormire. La notte è diventata pericolosa. Con il buio tutte le nostre paure ancestrali prendono vita. Tutti gli spettri che avevamo scacciato con l'illuminazione ora stanno ritornando. Non bisogna mai abbassare la guardia, mai fidarsi di nessuno. Così ti ritrovi solo. Non che sia un'esperienza nuova per me, ma in queste condizioni quello che conta è il branco, la quantità, il numero. Un individuo da solo non può nulla, ha il solo vantaggio di essere imprevedibile.

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