giovedì 4 novembre 2010

Mar 10, 2013

Non ricordo nevicate come questa in marzo. Forse mi sbaglio. Sto dimenticando decisamente troppe cose e decisamente troppo in fretta. Forse sto cercando inconsciamente di registrare le priorità, quello che ora mi può essere utile, sovrascrivendo sulle esperienze del passato. Esperienze che qui, adesso, in queste condizioni, non mi possono aiutare. Lungo le strade che ho percorso ho trovato qualche vestito in più per ripararmi dal freddo, ma le scarpe rimangono il problema principale. Ho i piedi distrutti a volte non sento più le dita, così cerco in ogni modo di riscaldarle.


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Sono andato a vedere se trovavo il mio vecchio ufficio, ma non l'ho trovato, non so, forse ci potrei essere passato sopra senza accorgermene. Non ho incontrato molta gente per fortuna, solo un vecchio, seduto sul ciglio della strada, non mi ha mai guardato, era come cristallizzato, forse anche per il freddo, non so se fosse vivo o no, ho cercato di non pensarci, gli sono passato a fianco e ho proseguito per la mia strada.

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Per fortuna si riesce ancora a trovare qualcosa di commestibile da mangiare, anche se i rischi che prendo ogni volta che decido di entrare a cercare qualcosa in una casa sono decisamente troppi rispetto a quello che riesco a racimolare. E poi avrei proprio bisogno di un bagno caldo. Certe notti credo perfino di averlo sognato un bagno caldo, con la schiuma, un po' di musica e il vapore che appanna tutti i vetri e gli specchi. Non vorrei nemmeno più sognare. Ogni volta è sempre più difficile aprire gli occhi e ritrovarmi qui, in questa realtà, in queste condizioni.

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