mercoledì 16 marzo 2011

Nuove iniziative editoriali

Ieri alle 18 su Facebook è stato presentato il nuovo settimanale di riferimento per tutti quelli che seguivano FareFuturoWeb Magazine. Si chiama il futurista e da quanto detto dal direttore Filippo Rossi avrà anche un'edizione cartacea settimanale ed in abbonamento.

Dagli argomenti della prima edizione on-line è chiara la linea politica. Si apre con un augurio del presidente della camera Fini che cita Thomas Jefferson: «La nostra libertà dipende dalla libertà di stampa, ed essa non può essere limitata senza che vada perduta».

Poi si continua con gli argomenti tanto cari a Fli: la mercificazione del corpo femminile, il biotestamento e la visione di una nuova destra in Italia.

Come se non bastasse, per distinguere ancora di più la collocazione con i "falchi" del partito, Filippo Rossi, nel suo editoriale di apertura parla di "Un sito deberlusconizzato". 

Eccone un piccolo estratto:
Questo è "un sito deberlusconizzato" che sogna un'Italia deberlusconizzata. È una promessa senza dita incrociate:questo è un quotidiano che farà di tutto per immaginare (e costruire)un'Italia senza Silvio Berlusconi (...) Questo sarà il futurista (scritto tutto rigorosamente minuscolo, come il manifesto, per intenderci): un'avventura editoriale (...)  che al Futurismo marinettiano chiede umilmente in prestito solo una cosa, l'esaltazione del coraggio e del gesto avventato. Per non aver paura di sognare un'Italia diversa, per non accomodarsi sulla morbida poltrona di un traballante status quo. (...) Più lontani possibile da Silvio Berlusconi, quindi, per difendere l'Italia dall'estremismo di chi dell'Italia si riempie la bocca senza averla a cuore. Per difendere la nostra nazione da chi l'ha sacrificata sull'altare dell'orco leghista. Il nostro antiberlusconismo sarà figlio legittimo del nostro patriottismo. Il nostro antiberlusconismo sarà il nostro personalissimo interventismo. Sarà duro quanto argomentato, spietato quanto equilibrato. Per nulla paranoico. Sinceramente laico. Perché sta già pensando al dopo.
Mi sembra che il concetto si sia capito.

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