mercoledì 28 settembre 2011

Oct 16, 2013


Ciao! Scusa, hai un attimo? Ti volevo chiedere una cosa..
-          (...)
-         - No, è che mi chiedevo se ti andrebbe di prendere un caffè insieme al bar qui vicino..
-          (...)
Mi continua a succedere sempre più spesso, prima, prima di tutto questo ero bravo ad immaginarmi ambienti e situazioni, a fantasticare su quello che avrei potuto fare con questa o quella ragazza, su quello che sarebbe potuto succedere. Ora non ci riesco più, mi impegno, mi sforzo ma non riesco più ad immaginare niente. Niente sogni, niente immagini, solo buio. I ricordi, quelli ritornano ogni tanto, ma non so esattamente se è più il sollievo o la sofferenza che provo nel rivedere quelle immagini di un'altra vita.
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Lei mi tiene costantemente occupato, delle volte mi chiedo se davvero ho fatto bene  a prenderla con me. È un pensiero meschino e cerco di respingerlo ogni volta che mi si presenta. Il freddo comincia a farsi sentire. Fortunatamente abbiamo una discreta scorta di vestiti. Il problema continua ad essere il cibo. Lei avrebbe bisogno di pasti caldi, regolari. È già tanto se riusciamo a mangiare una volta al giorno e con il passare del tempo sarà sempre più difficile trovare qualcosa di commestibile.
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Mi ha raccontato che era in seconda elementare quando è successo. Quel capodanno doveva andare in montagna con in suoi genitori ma si erano attardati a partire per i guai con le interferenze elettromagnetiche. È rimasta sola con sua madre, dice che dopo qualche giorno ha cominciato a stare male, che era pallida, sudava, aveva i brividi e per un po’ di tempo non faceva altro che vomitare. Mi ha raccontato che lei aveva pianto molto per tutti quei giorni, visto che non sapeva cosa fare. È rimasta sola quasi subito. Non so come abbia fatto a  sopravvivere fino al giorno del nostro incontro. Non so come potremo continuare.

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