Ancora qui a parlare di Eurofestival, ancora una volta a rimuginare su quella che sarebbe potuta essere una finale con i botti ma che invece anche qui in questa competizione transnazionale si riduce a una lunga vetrina di cantanti neomelodici usciti direttamente dagli anni '80 e '90.
Certo, c'è la speranza per alcune eccezioni, ma si sa, la speranza si trasforma spesso in delusione e quindi meglio prepararsi psicologicamente a un diluvio melenso di "sole, cuore, amore".
Dicevamo, ieri sera seconda semifinale, dove si sono sfidate nazioni quasi tutte provenienti dall'ex blocco sovietico, ma anche i Paesi Bassi, il Portogallo, Malta, Svezia e Turchia.
Serata di livello medio basso se paragonata alla prima semifinale con qualche piccola gemma che purtroppo anche questa volta non è stata premiata.
Una di quelle che ce l'ha fatta ma che ha diviso un po' nella critica è la Svezia. Noi comunque la supportiamo senza se e senza ma.
Ma i veri campioni della serata vengono da un'isola splendida in mezzo al Mediterraneo, sono tamarri quanto basta e hanno portato un balletto che senza ombra di dubbio diventerà un must nelle migliori discoteche. Questi sono i ragazzi di Malta.
Ultimi ma non ultimi, salvati sul filo di lana, gli amici turchi, che ci hanno lasciato a bocca aperta con le loro incredibili coreografie.
Ora non ci resta che aspettare la grande finale con le ventisei nazioni in gara, tra cui c'è l'Italia, non dimentichiamocelo, ma con una grandissima Gran Bretagna che potrebbe riservare grosse sorprese.
Ancora una volta sarà affidato tutto al buon cuore dei televotanti europei e tutto ciò non mi rende più tranquillo. Staremo a vedere.
L'appuntamento è sabato sera, ore 21, questa volta su Rai 2.
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