lunedì 4 giugno 2012

Iron Sky

Mettiamo subito le cose in chiaro, questo NON è un porno-soft, che ad una prima occhiata distratta un osservatore non proprio attentissimo lo potrebbe benissimo scambiare per un filmino di quelli lì, di quelli che non aspetti altro che fanno le loro storielle e poi da un minuto all'altro si levano tutte le tutine e fanno gli sporcaccioni.

Certo, certo, i protagonisti hanno proprio quelle facce li, quelle facce da monelli che ti aspetti che da un minuto all'altro rimangano come mamma li ha fatti ma NO, niente.

Cos'è allora questo Iron Sky?


Frutto di una co-produzione indipendente finnico-tedesca, il film racconta dell'ultimo avamposto di nazisti esistente, non sulla faccia della terra, ma sul lato oscuro della luna, dove si rifugiarono nel lontano 1945 in attesa di prepararsi per la nuova grande invasione della terra.

Siamo nel 2018 e la presidente degli Stati Uniti (una specie di Sarah Palin), in corsa per la rielezione, cerca di ravvivare la sua campagna elettorale inviando nuovamente due astronauti sulla luna, uno dei quali di colore, tale James Washington.

yo bro'
L'allunaggio va alla perfezione ma presto l'equipaggio si rende conto di non essere da solo sulla luna, anzi, mentre il primo astronauta viene fatto fuori senza tanti complimenti, Washington viene catturato e portato nella sobria e modesta dimora dei nazi.

qui niente IMU
E insomma, come sempre per caso, gli astuti nazi scoprono che per invadere la terra hanno bisogno di un iPhone o simile e così il futuro Furer decide di partire per la terra per recuperare quello che gli serve per completare il loro progetto di invasione della terra.
Segue una mezzora e forse più di discreta noia, con qualche citazione carina, ma stiamo davvero parlando di alcuni secondi nel totale del film.
Ci si riprende sul finale, quando i nazi si decidono a cominciare l'invasione della terra, con le loro navicelle madri a forma di zeppelin che sganciano dischi volanti molto simili a quelli di Indipendence Day, solo che dentro ci sta gente vestita da sommozzatore e non gli alieni tutti viscidosi di quando c'era Will Smith a fare il bullo.

Il finale è abbastanza scontato, ci sono i nazi buoni che picchiano forte i nazi cattivi, c'è la grossa fregna nazi che si liscia i capelli, rassicura donne anziani e bambini che appena finito tutto si ritorna tutti sulla terra da amici e poi limona duro con Washington.

uber alles
german's do it better
Nel complesso un film piacevole, anche se mi aspettavo un qualcosa di più. Non convince sul finale per il suo antiamericanismo alla Michael Moore in salsa scandinava ma tutto sommato non mi sento di criticarlo più di tanto, ma solo perchè mi ha fatto conoscere la Julia Dietze qua sopra.

Questo il trailer.


Nessun commento:

Posta un commento