lunedì 15 ottobre 2012

Total Recall


Remake del più noto “atto di forza” del 1990, quello con Schwarzenegger, per intenderci, del quale confesso di non ricordare pressoché nulla è una storia ingarbugliata in realtà solo per i primi 10 minuti.

Il problema di fondo di questo genere di film è che prima sono venuti rispettivamente The Matrix e Inception, quindi tutte le storie di impianti di memoria, ricordi, realtà parallele, finzione e realtà sono già state tutte esaurite, per quanto mi riguarda, in quei due film citati.

Ora, non mi voglio ripetere ma se The Matrix e la sua trilogia ha portato avanti la scena dello sci-fi di almeno dieci anni, Inception è stato in grado di concentrare in tre ore quello che i fratelli Wachowski avevano messo insieme in tre film. Per capire di cosa parlo andatevi a rivedere il post che avevo scritto in merito sul capolavoro di Nolan.

Ma torniamo a Total Recall.


Ripeto, non avendo visto l’originale non so quanto questa versione si sia ispirata a quella degli anni ’90 ma in ogni caso ci troviamo in un mondo dove per una non meglio precisata guerra chimica non si sa come e perché le due sole zone al mondo dove è rimasta possibilità di vita sono la Gran Bretagna, che non si chiama più così ma qualcosa come Repubblica Federale di Brittannia e se l'ho sbagliata non ve la prendete che non mi ricordo e “la Colonia” ovvero l’Australia.

Ora, giustamente uno si chiede come fai a mettere insieme due paesi letteralmente agli opposti della terra, ma qui entra in gioco uno dei miei personali WTF più clamorosi visti di recente. Il tunnel che passa per il centro della terra. Scemo io che non ci avevo pensato. Una specie di Metropolitana che assomiglia ad un enorme supposta che parte dalla Gran Bretagna, attraversa il centro della terra e se ne sbuca in Australia, portando pendolari e ogni tipo di passeggero in poco più di venti minuti.

Chiaramente chiamandosi “la Colonia” l’Australia è un postaccio, una specie di china-town, piena di baracche addossate l’una all’altra di barche a remi e di asiatici. Per tutto il film non ho capito la connessione logica di questa cosa, ma magari sono io che mi soffermo troppo su dettagli poco importanti, ma lì, la Colonia sembrava tanto Bankok o un posto simile e non capisco perché dopo una guerra chimica mondiale a Londra trovi i londinesi tutti belli puliti e in tiro, l’Australia deve essersi trasformata in una esotica piccola Taiwan.

#3motivi per un viaggio nella Colonia
Comunque, la RFB è comandata da un cancelliere, meglio conosciuto come Walter White, ma quello è un altro dei mie problemi e quindi anche qui dovrò fare uno sforzo per tutto il film per non immaginarmelo chiuso nel suo ufficio a preparare metamfetamine ma piuttosto pensare ad un Brian Cranston con i capelli lunghi impegnato a comandare un esercito di cyborg che sembrano usciti dall’ultimo episodio di Terminator.

La storia ruota attorno a Douglas Quaid ovvero Hauser ovvero Colin Farrell, di cui avevo un lontano ricordo (non cattivo tutto sommato) in Crazy Heart dove cantava il country con il cappello texano e gli stivali a punta.

Lui è un agente segreto a cui è stata cancellata la memoria, però ha un sogno ricorrente (il quale si scoprirà essere un ricordo vero e proprio e non un sogno) che non lo lascia dormire e gli fa venire dei dubbi esistenziali. Sul lavoro (lui crede di fare l’operaio che assembla i cyborg cattivi di prima) un neo assunto asiatico gli suggerisce di provare a farsi innestare dei nuovi ricordi per dormire tranquillo e di andare alla Rekall. Dopo una sbronza con il suo “migliore amico” (che scoprirà poi essere un altro agente segreto che aveva il compito di tenerlo sotto controllo) decide di farsi fare questo innesto di ricordi e tra tutti quelli che poteva farsi scegliere di impiantare secondo voi quale decide? Quello del super agente segreto.

L’asiatico che gestisce il posto gli fa un discorsetto tipo quello che fa Morpheus a Neo con la pillola blu e la pillola rossa ma senza pillole e gli dice che l’unica controindicazione per non farsi andare in pappa il cervello è quella di non essere realmente la stessa cosa che si vuole fare impiantare come ricordo. Esempio: se hai un’amante nella realtà non puoi chiedere un impianto nel quale hai un’amante.

"fai un mischione, voglio fermare le pallottole
 e ribaltare i palazzi, si può?"
Lui dice no, tranquillo sono un metalmeccanico, ma poi quando l’endovena verde sta per entrare in circolo succede il finimondo e comincia la storia con i flash di memoria, gli indizi seminati sparsi in giro per i due continenti, le sparatorie, gli inseguimenti e tutto il resto.

Cos’altro c’è da dire? Ah sì, la fregna. Fortunatamente troviamo nello stesso film due come Kate Beckinsale e Jessica Biel, sfortunatamente non lottano nel fango ma beh, la perfezione come ormai ci siamo accorti non è di questo mondo.

Siete ancora curiosi? Eh, vabbè, qua c'è il trailer allora.

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