martedì 24 agosto 2010

Letture/8


Ci ho messo un po' a leggere questo libro, non perchè non fosse bello, o fosse noioso. E' che me la sono presa comoda, poi non era l'unica cosa che avevo da leggere, poi sono andato in vacanza -l'ho detto da qualche parte che sono andato a Stoccolma?- e così sono rimasto un po' indietro con le letture.


Ora che a fatica sto riprendendo le mie vecchie buone abitudini, posso dire di aver finito di leggere un buon libro, il problema è che se comincio qualcosa e poi lascio passare un po' troppo tempo perdo un po' il gusto della storia, mi si annacquano un po' tutti i personaggi, le loro storie.

Tutto sommato questa volta non mi è capitato, dove avevo lasciato, dove ho ricominciato, mi sono ricordato della storia, dei protagonisti, non è stato male scoprire che ho ancora una memoria decente, nonostante tutto.

Questa è una delle tante storie su Katrina, su New Orleans, su quel fine agosto 2005 dove per una serie di allarmi sottovalutati e di successivi ritardi nei soccorsi un'intera città viene sconvolta dalla compartecipazione della natura e dell'approssimazione delle amministrazioni locali e statali.
E' la storia di due famiglie di N.O., una bianca, benestante, appena lambita dalla disgrazia; l'altra, una famiglia di colore, povera, viene distrutta, come la loro casa. 
E' di questo che si parla, un racconto interessante, che si pone domande, ma che non fa la solita polemica sterile che potrebbe uscire in questi casi.

Qui c'è il link di IBS.

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