giovedì 10 novembre 2011

Patient #87413/1


Il soggetto, giunto qui da ormai più di tre mesi, continua ad alternare stati catatonici a momenti di piena ripresa dell’attività fisica, senza un apparente motivo scatenante, la terapia a base di litio non produce gli effetti sperati in quanto non si notano miglioramenti sul piano psichiatrico. Dal punto di vista fisico il paziente non mostra alcun decadimento del tono muscolare nonostante le lunghe fasi catatoniche che lo costringono all’immobilità pressoché totale. Durante i suoi momenti di attività gli sono state poste alcune domande per stabilire il suo grado di coscienza che appare fortemente disturbato non essendo in grado di riconoscere il luogo in cui si trova e continuando a pensare di vivere in un tempo ancora da venire. Sembra che il soggetto non riconosca la differenza tra la realtà in cui si trova e quella in cui crede di trovarsi, in effetti anche nei momenti in cui non è catatonico il paziente compie semplici attività che non richiedono uno sforzo mnemonico e intellettivo rilevante, quasi per non essere distratto da quello che in realtà sta percependo attraverso il suo cervello.

**** **** ****

TAC e risonanza non mostrano danni al cervello, l’EEG rileva un’attività superiore al normale quando il soggetto è sveglio mentre ritorna a livelli nella norma quando il paziente è catatonico. Tutto ciò dimostra che nonostante tutto il suo cervello è sano e anzi sembra essere iperattivo come se dovesse prestare attenzione a più realtà contemporaneamente. Questo spiegherebbe l’attività accelerata durante i suoi stati di coscienza e l’attività pressoché normale quando si trova a riposo. Non possiamo affermare con certezza questa teoria che comunque è avvalorata dalle pagine del diario che il paziente continua a scrivere e che raccontano di una realtà post-apocalittica della quale il soggetto sembra essere parte.

**** **** ****

L’ipotesi di schizofrenia non può ancora essere scartata nonostante gli scarsi risultati delle cure farmacologiche, allo stato attuale la causa più probabile del suo stato sembra un forte stress post traumatico caratterizzato da una forte componente allucinatoria dissociativa. Allo stato attuale si prevede la prosecuzione del trattamento già in corso con antidepressivi e psicofarmaci al fine di porre in remissione la fase acuta del suo stress e di conseguenza a far cessare le allucinazioni. Un’ultima considerazione: da quando è stato portato qui non è venuto nessuno a fargli visita e sembra che nessuno lo stia cercando, la cosa è piuttosto strana dato che pare svolgesse una vita piuttosto movimentata.

Nessun commento:

Posta un commento