Piccolo preambolo. Siamo stati
via per un po’, non abbiamo scritto molto anche se qualcosa nel frattempo è
successo, ma è l’estate, siamo tutti un po’ più pigri e con la voglia di
vacanze, ma non disperate, ricordate sempre: winter is coming.

Sì insomma, non è niente di che,
ci sono tante cose messe li senza senso, o che un senso ce l’avrebbero potuto
avere ma se non lo spieghi io mica me lo posso sognare.
Ok, confesso, gran parte della
mia avversione a questa pellicola era dovuta alla presenza costante ed
evidentemente insostituibile del protagonista, quell’Andrew Garfield che già
avevamo imparato a schifare in The Social Network ma che presumibilmente da li
è riuscito a strappare una parte da protagonista in un blockbuster.
È inutile
che ce lo propongano come il ragazzino mezzo sfigato che poi si rende conto
delle sue potenzialità e diventa un figo da paura. Lui – e non sapete quanto mi
tocchi ammetterlo – è già un figo da paura e quindi amici sceneggiatori
smettetela di propinarci questi fighetti come stereotipi di giovani nerd che
devono solo cogliere l’occasione per svoltare, fare il botto e limonare duro la
più topa della classe.
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quello vero, quello finto |
Non per niente in The Social
Network, altro film, altra storia, altro livello, a fare il nerd c’avevano
messo uno con la faccia da nerd vero, senza tante balle, uno bravo tra l’altro,
che il buon Garfield se lo mangiava a colazione, uno che poi ha fatto The
Zombieland e quindi insomma, dovrebbe bastare già quello come curriculum, uno
come Jesse Eisenberg.
Scusate lo sfogo, ma era
necessario per spiegare la mia avversione originale per questa pellicola, che
poi non si rivela nemmeno troppo brutta. Certo, il box-office non mente, se pur
bello questo Spiderman non regge per niente il confronto con la corazzata The
Avengers, sempre della Marvel, sempre e comunque più fighi.
Perché lui sarà amazing quello
che volete ma se a dare gli schiaffi al lucertolone alla fine arrivava Tony
Stark o meglio ancora il nostro amico Hulk era tutta un’altra storia.
Ma ora veniamo alle note
positive, la prima per me del tutto inaspettata ma quanto mai gradita, niente
meno che Martin Sheen nel ruolo dello zio di Peter Parker, un gigante assoluto,
le poche apparizioni sullo schermo valgono sempre il biglietto, anche perché è
una spanna sopra a tutto il resto del cast, ma vabbè lui è e rimane sempre il Presidente e Premio Nobel
Josiah Bartlet, quindi bisogna sempre portargli il massimo rispetto, magari non
è il caso di alzarsi in piedi al cinema, anche se sarebbe un giusto tributo per
uno come lui. Peccato che da quando è finita The West Wing, nella maggior parte
dei film in cui ha preso parte, oltre a questo mi viene in mente The Departed,
gli fanno fare una brutta fine. Non se lo merita amici sceneggiatori,
sappiatelo.
E poi veniamo al VERO
motivo per cui sono andato a spendere i miei bei dieci euri sapendo che non
sarei rimasto deluso. Lei, di una bellezza non classificabile, fuori gamma di
qualsiasi strumento di misurazione. Altro che ATLAS o LHC, loro sono riusciti a
identificare un qualcosa di ipotizzabile come il Bosone di Higgs, ma non
riuscirebbero a misurare la perfezione di questa ragazza, una cosa fuori dal
normale, da togliere il fiato ogni volta che appare in scena.
Emma Stone è quanto di meglio la
selezione naturale poteva creare per avvicinarsi alla perfezione su questa
terra. E chi se ne frega che abbia un ruolo improbabile (la secchiona strafiga
che si innamora, guarda il caso, del nerd che si ribella al bullo di turno) qua
non stiamo a vedere questi dettagli insignificanti quando basta la sua presenza
in scena per farci dimenticare di tutto il resto.
E così mi trovo in difficoltà a
dare un giudizio complessivo al film che se da una parte – quella del nostro
“amico” Garfield – comunque non supererebbe la sufficienza, dall’altra – quelle
dei Martin Sheen e di Emma Stone sarebbe sul dieci e lode con bacio accademico,
bacio soprattutto per Emma.
oh god |
Ma ci sarà tempo per parlare
ulteriormente di Spiderman visto che, anche in questo caso, la Marvel non si è
fatta scappare l’occasione per proporre almeno un sequel a questo primo
episodio.
Il trailer.
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