«WOW!», è il primo commento che
viene spontaneo appena si finisce di vederlo. Poi subito finiscono i commenti
“di pancia” ed iniziano quelli “di testa” quelli con un minimo di riflessione e
tutto diventa un «WOW, ma che figata!».
Ecco come avete capito è un po’
questa l’idea di fondo di questo film. Gli ingredienti? Prendete un paio di
grandi classici spaghetti western,
mantenete le colonne sonore e riadattatele al 2012, anzi, meglio, chiamate
Morricone ed Elisa e fategli scrivere un pezzone da mettere a metà film nel
momento più importante, poi un pizzico di trash talk che non guasta mai e
tanto, tanto sangue.
Il risultato? Django Unchained.
Che Quentin Tarantino fosse un
appassionato di cinema italiano, dai B-Movie agli Spaghetti Western, non ne ha
mai fatto mistero, le citazioni e i richiami alle pellicole italiane già si
ritrovavano in “Inglourious Basterds” ma in questo film oserei dire che si è
spinto oltre, tributando un’onorificenza che forse mai era stata fatta in modo
così spregiudicato ed appassionato al cinema italiano. Almeno non a quello
considerato “minore”. Come ho già detto si parte dalle musiche, le colonne
sonore, potenti, sempre azzeccate, con qualche contaminazione black che calza
alla perfezione con la trama e il capolavoro finale, lasciatemelo dire, del
tema di “Lo chiamavano Trinità”.
Inutile poi mettersi a discutere
sul cast, enorme, dai nomi impressionanti, da Leo di Caprio a Samuel L.
Jackson, da Jamie Foxx a Franco Nero, all’immenso Christof Waltz su cui vorrei
spendere qualche parola.
Se qualcosa dobbiamo invidiare
alla Germania, oltre a Heidi Klum intendo, è lui, Christoph Waltz, attore
pressoché inarrivabile, incredibilmente sconosciuto al grande pubblico fino
all’interpretazione colossale in “Inglourious Basterds”; qui si conferma ancora
una volta una spanna sopra tutti. La sua unica sfortuna è quello di essere
capitato nell’anno di Lincoln e probabilmente agli Oscar non verrà ricoperto
d’oro come invece dovrebbe essere se esistesse una giustizia.
Una menzione d’onore va a Don
Johnson nello spettacolare ruolo di Big Daddy (spero abbiate avuto la fortuna di
vederlo/sentirlo in lingua originale) e al cammeo di Franco Nero che dice metà
delle sue 10 battute in italiano ma è protagonista di uno dei dialoghi (quello
con Jamie Foxx) più cool della storia del cinema.
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yo bro' |
Se vogliamo trovare dei difetti a
tutti i costi possiamo dire che sì, forse non è la prova migliore di Leo di
Caprio, anche se premiare Ben Affleck al
suo posto lascia sempre un po’ di amaro in bocca e forse il film poteva essere
un filo più corto, ma è veramente una cosa trascurabile visto che dopo un po’
te ne dimentichi mentre ripeti fra te e te «ma
che figata!».
Se non lo avete ancora visto
andatelo a vedere, se siete scettici andatelo a vedere, se non vi piace
Tarantino andatelo a vedere.
È.UNA.FIGATA.
Mi fa piacere il film sia piaciuto anche a te! Nel mio blog ho dedicato un post al film :)
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